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IL POTERE RIGENERATIVO DI UN VIAGGIO! (Special Guest: Carolina)

Brasile 02

Eccomi qua, a quasi due settimane dal mio rientro dal Brasile. Tante volte avevo iniziato a scrivere commenti o impressioni nelle due settimane di permanenza nel paese carioca, ma poi  mi sono detta che voler inquadrare e descrivere il mio viaggio ancora in atto gli avrebbe fatto perdere il suo valore rigenerativo. Perché un viaggio, una azione, un pensiero, un libro, o qualunque altra cosa può avere tale influsso su di noi solo se inaspettato e non ponderato. Se io mi fossi messa a ragionare sul mio viaggio, su quello che stavo facendo o cosa volevo da questa esperienza lo avrei sovraccaricato di aspettative, cosa che l’esperienza mi ha insegnato ad evitare. Desiderare ardentemente qualche cosa è un bene, è forza, è vita, è possibilità e speranza, ma dare una precisa forma, immagine o carattere alla cosa desiderata è male semplicemente perché la realtà non è mai come l’abbiamo immaginata e la delusione a volte talmente grossa da farci trascurare che può capitare che la realtà sia addirittura migliore della aspettativa.

Ma torniamo al Brasile, al mio Brasile. Questo viaggio,dopo un anno impegnativo e ricco di contraddizioni, ha significato per me RIGENERAZIONE. Mi sono rigenerata, ho attinto forze dal calore e dai colori di questo stupendo paese, ho riacquistato il sorriso 24 ore su 24. Non chiedetemi cosa ho visitato e cosa ho visto, non so darvi i nomi, ma chiedetemi quali sensi questo viaggio mi ha Ri-attivato e vi risponderò: TUTTI. Non è stato un viaggio culturale (per quanto non mi sono astenuta da visitare cattedrali, edifici e monumenti storici) né un viaggio di puro relax. E’stato un viaggio per riscoprire i miei 5 sensi, quelli che, in questo anno un po’ turbolento, mi ero dimenticata di tenere in allenamento.  Ho annusato, respirato i profumi di questo paese (la micro porzione che ho visitato), il calore del sole sulla pelle e l’effetto balsamico del vento, ho toccato la sabbia bianca e le montagne che la circondano, ho calpestato la giungla al centro della città ed ho ammirato sia dall’alto che da vicino il Cristo Rendentore provando un immenso affetto per questa figura/entità che non lascia mai soli gli abitanti di Rio, ma soprattutto ho ASCOLTATO la musica nelle parole di questa gente. Sono rimasta “sospesa” per due settimane, ho riso, ho scherzato, ho gioito della mia quotidianità, ma soprattutto ho preso consapevolezza di quante cose rendono bella la mia vita e queste brevi  momenti di stop alla routine e dagli affetti mi permettono di apprezzarla ancora di più. Forse questa è stata la scoperta più importante del Brasile, iniziare ad amare questa terra, ma capire che amo molto di più la mia e comprendere di avere veramente bisogno delle mie origini, delle mie radici e prendere coscienza di tutte queste cose. Un libro mi ha fatto molto riflettere su quanto questi ultimi anni siano stati un po’ incupiti da pensieri negativi, lamentele ed insoddisfazioni al punto da farmi trascurare gli aspetti positivi, belle e piacevoli della mia esistenza ed è il Giardino dei segreti ( adoro tornare bambina e rileggermi le vecchie – ed assai attuali – storie della mia infanzia) che dice così: “Cose assai sorprendenti possono accadere a chi, avendo nella mente un pensiero sgradevole e scoraggiante, abbia semplicemente il buonsenso di accorgersene e scacciarlo via in tempo sostituendolo con un altro pensiero piacevole e ottimista”.

Adesso devo solo riuscire a scacciare la Saudade brasiliana e tornare alla mia straordinaria ordinarietà.

Brasile 01

Brasile 03

Pics by: Carolina Ciani

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