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UN FIORE IN TESTA, L’HARD ROCK NELLE ORECCHIE E ALTRE CONTRADDIZIONI – by Lucia

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L’altro giorno ero sul tapis roulant della mia palestra e rimuginavo: in un momento di fatica estrema dobbiamo in qualche modo occupare la mente, altrimenti il primo pensiero che si produce è “Ma chi me lo fa fare!?” e l’azione immediatamente successiva è scendere e andar via.
Dicevo? Ah sì, faticavo e pensavo alle contraddizioni che ognuno di noi ha e alle quali non fa attenzione o fa finta di non vedere. In genere sono quelle cose che si tende a nascondere sotto il tappeto perché ce ne vergogniamo. Siamo tutti concentrati a far notare, descrivere o parlare delle nostre qualità, difetti, idee o ideali, nonché principi o credenze, paure, incertezze e debolezze, ma non si parla mai o quasi mai delle nostre contraddizioni.

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Mentre il mio respiro andava affannandosi, mi guardavo riflessa sul vetro di fronte a me e il mio iPod suonava un pezzo hard rock degli Alter Bridge. Già dalle prime note la canzone ha iniziato ad esprimere il carattere del gruppo e probabilmente dagli auricolari si è sentito: il mio vicino di fatiche si è girato a guardarmi e mi sono chiesta che impressione posso avergli fatto. Ho fissato di nuovo il mio riflesso, questa volta guardandomi con più attenzione: mentre ascoltavo l’espressione musicale del disagio umano, sulla mia testa troneggiava il mio fantastico bijoux de tête con fiore viola … “Lucia” mi sono detta, “ma chi sei?”. Nonostante abbia un’età matura, ancora mi identifico nelle parole di “Down in a Hole” degli Alice in Chains, il gruppo che più ha rappresentato il mio malumore adolescenziale, ma i miei pin su Pinterest sono per la maggior parte di abiti in stile anni ‘50 di un gusto bon ton impeccabile!!!

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Mi accorgo allora che il mio animo è doppio: da una parte c’è un’anima rock, nascosta e soffocata, e dall’altra la brava ragazza che non ha mai infranto le regole.
In sintesi:

  • Sono il risultato di una buona educazione, ma quando sono arrabbiata dico le parolacce, odio fare pettegolezzo – non lo faccio mai – ma sono felicissima quando, “contro il mio volere”, vengo messa a conoscenza di fatti piccanti.
  •  Mi sento perfettamente a mio agio quando indosso abiti eleganti e raffinati, ma allo stesso modo i jeans con l’anfibio borchiato me li sento addosso come una seconda pelle.
  • Mi ritengo una persona razionale e mi chiedo come si possa credere ai maghi, ma quando mia nonna era in forma andavo da lei a farmi togliere il malocchio.
  •  Non sono superstiziosa e adoro i gatti neri, ma non metto mai il cappello sul letto.

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Credevo di essere una persona coerente, ma dopo aver riflettuto posso continuare a dirlo? Eppure odio più che mai l’ipocrisia, è la cosa che tollero meno al mondo e cerco sempre di non cadere nelle banalità che possono portare ad esserlo. Mi documento e cerco il più possibile l’obiettività che può rendere saggia una persona.
Mi sono guardata dentro e mi sono chiesta: sono davvero la persona che credo di essere? In fondo, le contraddizioni sono una caratteristica tipica della nostra specie, no? Cosa mi fa pensare allora che io sia diversa?
Beh almeno ci provo… Ma quando la mia guardia è abbassata, nei momenti in cui tutto va storto, sono in ritardo, piove e il prepotente di turno mi taglia la strada, posso dire di essere tollerante e “peace & love” come sempre?! No, anzi! Per non parlare , poi, della degenerazione dei miei sentimenti quando vorrei vedere morti gli autori di abusi sugli animali. o del disprezzo che provo per coloro che predicano bene e razzolano male. E non mi sorprendo nemmeno più quando provo questi impulsi di odio e rabbia!!!

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Se fossi davvero coerente con le mie idee non proverei certi sentimenti, eppure mi rendo conto che fanno parte di me esattamente come quelli positivi e che l’essere umano è fatto così, è in grado di provare ogni genere di sentimenti, sia buoni che cattivi e spesso e volentieri anche tutti contemporaneamente ed io non posso essere diversa.
È anche vero però che non possiamo essere tolleranti e comprensivi con tutti ed in tutte le situazioni, altrimenti tutti i delinquenti sarebbero fuori a farsi i fatti propri. Quindi?

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La soluzione migliore, credo, sia accettare le proprie contraddizioni esattamente come i propri difetti. Ma visto che per me l’ipocrisia è il peggiore dei peccati, cerco di evitarla con tutto l’impegno possibile. Ci si guadagna in credibilità, coerenza, rispetto e tanti altri pregi, che sono così belli quando ci si sofferma a pensare a noi stessi.

PS: sul tapis roulant scrivo anche i post!

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Leather jacket by MANGO

Boots by DR.MARTENS

Dress by JOY MISS

Hairband & ring by HAPPY IDEAS by TAKAO

Pics by Arianna De Santis

A special thanks to Edoardo Tamburini for his guitar!