The Canary Tweet

MA SEI IMPAZZITA??!!

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“Ma sei impazzita?” è la frase che il mio Grillo Parlante mi ripete continuamente, da quando, a febbraio di quest’anno, ho aperto il blog con la mia amica Arianna. In realtà ci sono anche altre frasi che mi ripete, come “Ma non ti vergogni, alla tua età!?” oppure “Questa è una tipica crisi di mezz’età al femminile!”. Chi di noi ama i grilli parlanti? Io il mio lo odio e lo schiaccerei tanto volentieri, se solo  non fosse parte di me, se non fossi io stessa il Grillo. Nonostante lo detesti così tanto in questo ha ragione (non a caso la prerogativa dei grilli parlanti è quella di avere sempre ragione), ma per la prima volta in vita mia ho deciso di non ascoltarlo. Per capire quello che dico, però, devo iniziare dal principio.

La mia adolescenza ed i mie i anni a cavallo tra i 20 e i 30, sono sempre stati vissuti in frenata, il mio freno a mano interiore è sempre stato tirato. Il mio Grillo parlante si è costantemente avvalso di un’educazione familiare basata sulla logica, il buonsenso e l’educazione, ed io da brava ragazza ho sempre ubbidito. Ripensandoci un po’ però, credo che il mio Grillo si sia approfittato di me come un serial killer della sua vittima. Si è servito anche delle mie insicurezze e dei miei timori e così facendo mi ha relegato in un angolo. “Mi piacerebbe comprarmi una minigonna di jeans…” e lui “ma cosa credi di fare con quelle gambe corte! Non sei slanciata e quel tipo di gonne ti rintuzzano!”. “Che bello c’è la cena dei 100 giorni, cosa mi metto?” e lui “Beh! Un bel paio di jeans e un’ampia camicia della Naj-Oleari (anche se non sembra ma era in voga all’epoca) così anche se non hai forme non si vede niente e sembri tutta un pezzo!”. “Stasera vado a ballare e voglio far girare la testa a qualche ragazzo!” e lui “ Si ok, però non ti soffermare troppo a parlare con loro, potresti dire qualcosa di veramente stupido!”

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Potete immaginare il resto. Addirittura ricordo che una sera un personaggio che conversava con la mia amica (quel tipo di amica a cui vuoi un bene dell’anima, ma se sei con lei è come se tu non fossi uscita affatto di casa) le propose di andare con lui. Lei gli fece notare che stava con me e lui si offrì di riportarmi a casa senza neanche guardarmi. E’ vero, lo so, è un personaggio la cui cafonaggine e maleducazione incidono sul grado di considerazione da dedicargli, e cioè pari a zero.  Per non parlare del ridicolissimo RIPORTO che aveva sulla testa!!!

Comunque, da quella sera ho realizzato che non ne valeva proprio la pena, che andava bene il non essere un gran che,  ma probabilmente c’era anche un problema ambientale. Mi sono isolata e chiusa in me stessa. Non avevo bisogno di loro, mi sono detta, io avevo me stessa e mi bastavo. Il problema però era che non gioivo più di niente e che mi aspettavo di trovare la fregatura dietro ogni cosa mi capitava. Il mio Grillo parlante finalmente si era zittito, ma io non vivevo più.

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Gli anni sono passati e senza accorgermene sono entrate nella mia vita persone che mi hanno cambiato. Ora ho un compagno meraviglioso e delle amiche fantastiche (anche quella bellissima c’è ancora), che mi hanno portato di nuovo a credere in me stessa. La cosa più bella, però, è quella di aver ritrovato quella “connessione” che avevo con il resto del mondo. Ho riscoperto la consapevolezza che il mio spazio non è mai stato e mai sarà solo quello della mia città, ma è quello di tutto il resto del mondo. Dopo aver vissuto tanti anni all’estero, era all’estero a cui devo tornare, anche solo mentalmente e spiritualmente. Come? Ovvio, con Web 2.0! Da questa finestra sul mondo entra una leggera brezza di aria fresca, colma di idee, pensieri e sogni che prendono corpo e diventano immagini. Con questa finestra migliaia di chilometri diventano ZERO, le diverse culture diventano una sola, proprio come sono cresciuta, con l’idea che tutti insieme è meglio e il colore della pelle è una cosa di cui non curarsi e che, se ti chiedi il perché delle cose, la risposta non può far altro che farti capire e, di conseguenza, crescere.

Ora voi direte: cosa c’entrano le foto postate di questo post con tutto questo?

Da questa finestra finalmente vedo il mondo ed il blog è il mezzo che ho a disposizione per farmi vedere dal mondo e per farne parte. Ok, sicuramente viaggiare è il mezzo migliore, è vero, ma oltre alle due settimane canoniche di ferie e le poche possibilità economiche sono un po’ limitata.

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Il blog è però qualcosa di più profondo. Per me è anche il mezzo con cui ho rotto le mie barriere, ho affrontato le paure ed insicurezze; è la mia rinascita fisica e mentale. Sul mio blog scrivo e mi metto davanti ad un obbiettivo (la cosa più imbarazzante del mondo), e il grillo parla e parla tanto, ma sta diventando un frinire sempre più incomprensibile. Può piacere o non piacere, ma non mi importa perché qualcuno, dall’altra parte della finestra può immedesimarsi in quello che scrivo e può sorridere delle mie remore che, in fondo, sono anche le sue. Qualcuno può pensare che io sia ridicola ma qualcun altro, forse, può pensare che io sia carina con il rossetto rosso e con una consapevolezza di me stessa di cui non mi vergogno più.

Lucia

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Ballerinas by TOD’S

Black&White Dress by ZARA

Blazer by ZARA

Vintage Bag by ESCADA

Charm Bracelet by TAKAO JEWELS

Black Diamonds & Ruby Ring by SARTORI JEWELLERY

Pics by Arianna De Santis

Thanks to my BEBA (old lady with still a Jack Russel Terrier spirit)

Thanks to Elena Antinucci and the L’ANDANA TENUTA LA BADIOLA for guesting us.