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A CENA CON DUCATI 2 – by Lucia

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Tanto hanno fatto e tanto hanno detto che alla fine mi hanno convinto. Non hanno agito violentemente, non hanno insistito come un martello pneumatico. Semplicemente sono rimasti se stessi. Dopo un po’ di cene e solo n. 2 uscite, mi hanno conquistato. Con delicatezza e gentilezza hanno fatto in modo che a cena al ristorante io avessi il menù vegetariano, si sono preoccupati che fossi a mio agio e durante le uscite si sono interessati se avessi avuto freddo.
Tutto questo è stato il livello generale del gruppo, ma due parole in più le spendo per le ragazze del Ducati Club Grosseto. Hanno iniziato come passeggere passive, ma già alcune di loro si sono conquistate il portentoso mezzo. Sono simpaticissime, allegre e disponibili, sincere e premurose. Si chiacchiera, si scazza, si ride fino alle lacrime e alla fine ce l’hanno fatta: mi sento parte del gruppo!
Sono talmente inserita che ho accettato la maglietta del club.

Chi mi legge lo sa, fin da piccola ho odiato grembiuli e divise, ma in questo caso mi sento libera di indossare un capo di abbigliamento che determina l’appartenenza ad un gruppo che sento vicino. Forse per quella meravigliosa sensazione di libertà che mi fa provare l’andare in moto, o forse per quelle risate insensate e convulse che facciamo con le ragazze  per un non nulla e che mi fanno sentire viva.
Andrea è felice di condividere questa sua passione con me anche se non ha la possibilità di sfogare a pieno la ringhiante voglia di velocità, la piega non è proprio a contatto con l’asfalto e non può impennare (altrimenti gliel’ho detto, mi perderebbe per strada! Già mi vedo a precipitare all’indietro a gambe all’aria!).
Per fortuna per queste cose ci sono le sue uscite in solitaria!
Chi ha letto il primo post “A Cena con Ducati ” forse ricorderà la particolarità del casco bianco… Beh, vi confesso che è ancora bianco, ma con l’occasione del mio battesimo in Ducati ho avuto l’idea di come decorarlo!!!
Continuate a seguirmi che a breve ve lo farò vedere!

 

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They said and done so much that they won me at last! They didn’t attack violently, they didn’t push me as an automatic hummer. They have been simply themselves. After few dinners, and just two rides out of town, they conquered me. With gentleness they made me find the vegetarian menu at restaurants and when we were out with the motorbikes always ask me if I was fine or if I felt cold.

All these were from the whole group, but I have to say something more about the Grosseto Ducati Club’s girls. They have started being just passive passengers and now some of them got their own powerful vehicle. They are funny, joyful, helpful and sincere. We chat, say stupid things, we laugh to tears, and after all these they make it: I feel part of the group.

I’m IN and I’ve accepted the club’s t-shirt!

As you already know, I don’t really like uniforms, but in this case I feel free to wear the t-shit that makes me belong to a group that I feel close to me. Maybe it is because of the wonderful sensation of freedom that I feel when I ride on the back of my boyfriend’s motorbike, or because of the insane laugh that we girls do for nothing that make me feel alive.

Andrea, my boyfriend, is happy to share his passion with me even if he can’t vent his speed need or if the bend is not perfect because of me on his back and even if he can’t exactly rear up cause he knows he’ll lose me (I can image myself falling behind with my legs up! A very bad image!)

Fortunately, for these things he has solitary rides.

Who read my first post “A Cena con Dunati” will remember the fact that I get a white helmet. Well, I have to confess it is still white, but with the initiation in Ducati, I have the idea of how I’ll decorate it.

Stay tuned to find out how!